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ACCADDE OGGI ENG: LA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA DELL’EX AREA ITALCEMENTI

Ed ecco la nostra proposta di riqualificazione urbanistica dell’area ex-Italcementi condivisa e posta all’attenzione di alcune associazioni di categoria a maggio 2019, resa pubblica nel corso dell’evento: "La Città che vogliamo Presentazione proposta area di Piedicastello” e posta all’attenzione del sindaco di Trento Franco Ianeselli. Si tratta di una proposta basata sul metodo della pianificazione condivisa, sviluppata con l’intento di alimentare il dibattitto pubblico attraverso il contributo di tutti i portatori di interesse. Il gruppo di lavoro coordinato dall’Ing. Luca Steinwandter e costituito dagli architetti di ENG Group, Michele Bertagnolli, michele buizza e Matteo Chieregato, oltre che dagli architetti Marco Giovanazzi (Presidente dell’Ordine degli Architetti di Trento), Antonello Agolino e Sara Sbetti, ha elaborato una proposta “aperta” che si è sostanziata nella definizione delle linee guida dell’intervento progettuale di riqualificazione urbana, creando una “griglia” ordinatrice delle proposte provenienti dai vari attori coinvolti. La proposta elaborata dal nostro gruppo di lavoro si è basata sui seguenti punti:
  • prolungamento degli assi del “decumano romano”, sui quali è stata fondata la città, fino alle pendici del monte Bondone così che la “griglia” divenga “struttura” di connessione dell’area ex Italcementi con la città;
  • arretramento della viabilità di attraversamento dell’area, che oggi corre lungo la sponda destra dell’Adige, verso l’interno dell’area stessa, ricalcando quello che un tempo era l’originario sedime del fiume;
  • realizzazione di un parco lineare lungo l’argine destro del fiume Adige che sarà collegato funzionalmente con in percorsi in sponda sinistra;
  • eliminazione del traffico di attraversamento dell’abitato di Piedicastello con la creazione di una rotatoria a monte su cui innestare un nuovo tratto stradale collegato alla viabilità di attraversamento dell’area;
  • costruzione del nuovo ponte sull’Adige riservato alla mobilità ciclopedonale e pubblica, posto in asse e a prolungamento della Via Verdi che conduce al Duomo;
  • realizzazione di una costruzione a sviluppo verticale, un’opera identificativa e simbolica della città di Trento, posta in prossimità del nuovo svincolo di raccordo della viabilità alla tangenziale della città; opera che verrebbe a trovarsi in allineamento con gli assi che passano per il Duomo e per la Chiesa di Sant’Apollinare;
  • creazione di un parcheggio multipiano a ridosso delle pendici del monte Bondone.
Il progetto per completare e conseguire un’operazione di ricucitura del tessuto urbano con inclusione del fiume Adige, ha previsto in sinistra Adige, come operazioni, anche l’interramento (imprescindibile) della linea ferroviari del Brennero, il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree “Ex S.I.T.”, “San Severino” e zona “Stadio”, l’intombamento dell’Adigetto.

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